Una "star" della scienza a Reggio Calabria. Giacomo Rizzolatti, il padre dei Neuroni Specchio

Una storia degna di un romanzo, una vita dedicata alla scienza, una scoperta che ha cambiato il modo di concepire il cervello. In due parole: Giacomo Rizzolatti. Nato a Kiev 77 anni fa. Negli anni '30 scampò alle "Grandi purghe" staliniane e fu rispedito in Italia dal regime Sovietico insieme alla sua famiglia, residente in Ucraina dalla fine dell' '800. In un'intervista a Repubblica.it, racconta: "Quando una volta chiesi a mio padre, perchè, sapendo cos'era accaduto in Unione Sovietica, aveva deciso di partecipare alla guerra partigiana in Italia, mi rispose: perchè lì, come quì, pensavamo comunque ad un mondo migliore". Inizia in Italia, la sua storia di scienziato, nel 1961 si laurea in medicina all'Università degli Studi di Padova nel 1964 consegue la specializzazione in Neurologia, poi uno dei tasselli più importanti nella sua formazione, l'incontro col Prof. Giuseppe Moruzzi e i tre anni passati presso l'Istituto di Fisiologia dell'Università di Pisa. Lo stesso Rizzolatti definisce Moruzzi, una figura importante per la formazione di un "atteggiamento critico, come manifestazione di creatività e indipendenza di giudizio. Di solito si pensa che solo gli artisti sono creativi e che gli scienziati facciano il lavoro rigido. Non è così. (Moruzzi) E' stato un uomo fondamentale con una visione umanistica straordinaria. Ricordo ancora che una delle prime cose che mi chiese fu se conoscevo la Recherche di Proust. Balbettai che sì qualcosa avevo letto. Mi guardò e rispose: naturalmente in francese, se no è come non averla letta". Trasferitosi a Parma, Rizzolatti, diventa in breve professore  di Fisiologia umana ed è proprio a Parma che, tra gli anni '80 e '90 inizia il percorso che porta alla scoperta dei Neuroni Specchio. Giacomo Rizzolatti coordina il gruppo di ricercatori, ormai famoso come "Gruppo di Parma", composto da: Luciano Fadiga, Leonardo Fogassi, Vittorio Gallese e Giuseppe di Pellegrino. Si racconta che la scoperta avvenne per caso (come del resto quasi tutte le grandi scoperte scientifiche). Sembra che mentre uno sperimentatore prendeva una banana da un cesto di frutta, preparata per degli esperimenti sui macachi, alcuni neuroni della scimmia che osservava la scena reagirono. Inizialmente si pensò subito a un difetto nelle misure o a un errore nella strumentazione, ma, a verifiche effettuate, le reazioni si ripresentarono tutte le volte che veniva afferrato il frutto. Da qui la scoperta: nel cervello delle scimmie esistono dei neuroni che si attivano sia quando si compie un'azione, sia quando la si vede compiere! Nel 1995, il "Gruppo di Parma" dimostro l'esistenza di un sistema simile anche nell'uomo. Una svolta epocale che va dall'apprendimento per imitazione, fino allo sviluppo dell'empatia. Prima di allora, l'atto motorio era considerato un semplice atto esecutivo, con i Neuroni Specchio salta la rigida e aritificiale separazione tra aerea percettiva, cognitiva e motoria: "Il cervello che agisce è anche il cervello che comprende". Un meccanismo che rende l'uomo sociale per natura, che ci porta a considerare l'altro come noi stessi, che rappresenta la base fisiologica della "metacognizione", della previsione delle reazioni altrui, dell'empatia e delle relazioni umane. I "Neuroni Specchio" hanno aperto la strada a nuove scoperte, soprattutto nell'ambito del Disturbo dello Spettro Autistico e nello sviluppo dell'emotività, ma hanno anche dato vita a quello spazio comune tra un "Io" e un "Noi", estrapolandolo da una concezione astratta e fornendone un corrispettivo fisiologico.
La storia di Giacomo Rizzolatti e delle sue scoperte incrocia domani (11 giugno 2014) la storia dell'Ateneo di Reggio Calabria. Rizzolatti verrà infatti insignito del "Premio Edoardo Renato Caianiello, istituito dal Prof. Morabito docente dell'Università Mediterranea, in memoria del grande fisico italiano del secolo scorso. Caianiello fu fondatore, fra l’altro, dell’Istituto di Cibernetica del CNR, dell’Istituto Italiano di Alti Studi scientifici (IIASS) e della Società Italiana di Reti Neuroniche (SIREN), presieduta da Morabito dal 2008. Il Premio viene assegnato senza specifica cadenza a personalità scientifiche di rilievo internazionale che hanno svolto ricerca d’eccellenza nell’ambito delle reti neurali a carattere interdisciplinare. La cerimonia di consegna avverrà alle ore 10.00 presso l'Aula magna di Architettura della Mediterranea. Il prof. Rizzolatti, dell'Università di Parma, terrà la lectio magistralis sul tema: Gli altri sono come me? Meccanismi neurali alla base dell'empatia.
Noi del Blog del Benessere Psicologico saremo lì per raccontare l'evento ai nostri lettori.

Dott. Santo Cambareri 
Psicologo - Specializzando in Psicoterapia Sistemico Relazionale

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