Guardiamoci dentro, ma con l'altro.

Breve riflessione su infatuazione, sessualità e amore.



Trovarsi tra le mani un libro dal titolo "L'Amore non basta" di Aaron Beck innesca la voglia di immergersi nella sua lettura. Ciò che si coglie è la bellezza del suo contenuto poiché l'argomento principale è il sentimento più intenso che possiede ogni essere umano: l'amore. L'infatuazione, la sessualità sono parte di un sistema di cui è a capo l'amore!

Dalla letteratura si può osservare quanti studiosi si sono interessati a questo argomento. Dunque, cercheremo di comprenderne alcuni aspetti. Aaron Beck, psicologo e psicoterapeuta, ci ha spiegato come nella fase del corteggiamento si è abbastanza presi da considerare come positivo anche il comportamento più sgradevole. "La sua rabbia verso me è la prova del suo amore". Vi si presenta l'incapacità di comprendere i tratti spiacevoli della persona amata e questo rientra nel cosiddetto piano di infatuazione. Ciò rappresenta il presupposto per impedire le valutazioni negative, pertanto promuove aspettative positive riguardo la persona amata e non sposta l'attenzione sulle caratteristiche spiacevoli oggettive o sugli effetti deleteri del rapporto. L'infatuazione, secondo Aaron Beck, inizia con le preferenze e i gusti che variano da individuo a individuo. C'è chi è attratto dalla bellezza, chi da qualche particolarità dell'aspetto e chi è affascinato dai tratti sociali, dalla personalità, dalla grazia, la buona conversazione, lo humor, dalla virtù, dalla lealtà, dalla sincerità, dall'empatia, dalla gentilezza, dalla risolutezza. Ciò che guida i sentimenti è la visione che si ha dell'amato. Una sorta di idealizzazione dell'amato proprio perché l'infatuazione è qualcosa di più di un insieme di sentimenti o desideri ardenti, che provoca un'alterazione della coscienza. Sembrerebbe proprio l'infatuazione la molla che spinge la coppia all'impegno di un rapporto. La voglia di stare insieme, il condividere i piaceri e il desiderio dell'altro forma il perpetuarsi di questi piaceri.
Un punto su cui riflettere è quando questi piaceri tendono a diminuire. Una ricerca ha rilevato che almeno il 40% delle coppie hanno avuto, con il passare del tempo, una diminuzione dell'interesse e del desiderio sessuale. Capiamo il perché. Le ragioni sono molte, dice Aaron Beck. Di solito, l'infatuazione del corteggiamento alimenta la fiamma del desiderio; ma quando l'infatuazione viene meno, anche l'intensità del desiderio diminuisce. Secondo gli studiosi, non esiste solo un tipo di infatuazione, infatti, Francesco Alberoni ne rintraccia quattro tipi: infatuazione erotica, il piacere estetico, emotivo e sessuale; l'infatuazione competitiva, se la persona ci conquista, ci accredita invidia e ammirazione sociali; l'infatuazione da dominio, brama di possedere e controllare la persona per trovare un vantaggio personale di potere e autostima; l'infatuazione da perdita, quando si ha paura di perdere una persona a cui non conferivamo valore, ma d’improvviso ci appare in una nuova luce. Nell'infatuazione l'amore resta sospeso, pertanto, quando la persona che si desidera non diventa realtà, ma solo qualcosa di effimero, si rimane delusi. Ci si infatua di qualcuno che si può perdere a cui prima non si presta attenzione. Ad esempio, la moglie e il marito se minacciano di andare via riattivano una passione che dopo soddisfatta si rileva una stupidità. Ci si infatua di conquistare una persona perché attrae e il desiderio si annulla quando la persona è stata conquistata come trofeo o dominata come una schiava. Ci si infatua per piacere erotico ciò semplicemente al suo corpo. Questo tipo di infatuazione, però, può mutare in amore sincero. Ma nella maggior parte dei casi l'infatuazione, dopo che si ottiene l'oggetto desiderato, si svuota e perde ogni significato.
Amare, secondo Umberto Galimberti, è l'espropriazione della soggettività; è l'essere trascinato da soggetto oltre la sua identità, è il suo concedersi a questo trascinamento, perché solo l'altro può liberarci dal peso di una soggettività che non sa che fare di sé stessa. È il luogo in cui avviene la radicalizzazione dell'individualismo, dove uomini e donne cercano nel Tu il proprio Io. L'unico spazio in cui l'individuo può esprimere sé stesso. 
La sessualità non è carne, è desiderio. Ciò a cui tendere non è l'eiaculazione, ma il desiderio per l'altro, perché desiderando l'altro o sentendosi oggetto del desiderio altrui si scopre l'essere sessuato. Theodor Reik, invece, afferma che l'amore è un fenomeno psicologico, e che il sesso è un processo fisico. L'amore mira a possedere l'ego ideale, il sesso a scaricare una tensione fisica.
La sessualità e la personalità sono interdipendenti. La sessualità condiziona la personalità. La personalità forma e modella il comportamento sessuale di un individuo. La persona dalla forte sessualità è buona e felice. Il sesso le dà un atteggiamento positivo verso gli altri e verso il mondo. La persona sessualmente frustrata è una persona amara. Ma la personalità modifica e controlla la sessualità. La funzione sessuale di una persona rigida è rigida e meccanica esattamente come la sua personalità. Chi è tutto volto ad impressionare gli altri esprimerà questo bisogno anche nelle funzioni sessuali.
In sintesi, amore raccoglie, al suo interno, infatuazione, desiderio, sessualità, ma soprattutto il riconoscimento di sé con l'altro. Guardandoci attraverso l'altro che "si affida" a noi riusciremo ad esprimere noi stessi nel migliore dei modi, saremo in grado di condividere l'esperienza della relazione amorosa evitando incomprensioni, tradimenti e violenze. Se nel rapporto si perdesse la novità della scoperta dell'altro, si cadrebbe inevitabilmente nella fine e seppur riconoscendola, la fine, si rimarrebbe immobili, come quando si è desensibilizzati alle emozioni e c'è bisogno di vivere forti sensazioni per sentirsi pieni dentro. 


 

Dopo questa breve riflessione immergiamoci nel sound di "Amarsi un pò" di Lucio Battisti, perché anche la musica come l'amore apre il cuore...









 


Dott.ssa Chiara Caracò


Bibliografia 
Nicola Ghezzani, L'Amore impossibile 
Aaron Beck, L'Amore non basta 
Alexander Lowen, Amore e psiche

Nessun commento:

Posta un commento